Gio 16 Feb 2012


Il Conto Energia - 2011/2013 -Piemonte - cuneo- genola
Il Conto Energia - 2011/2013 - l’incentivo statàle che ti dà una rendita
per 20 anni + energia elettrica e le soluzioni per realizzare un impianto fotovoltaico



Cos’è il "Conto Energia"

Il "Conto Energia" è il decreto che stabilisce un incentivo per 20 anni per privati, imprese ed enti pubblici che installano un impianto solare fotovoltaico (cioè un impianto che genera elettricità dall’energia solare) connesso alla rete elettrica. L’incentivo è proporzionale all’energia elettrica prodotta.

Arrivato alla versione n. 4 il nuovo decreto denominato Quarto Conto Energia , fissa i nuovi incentivi per il fotovoltaico dal 2011 al 2013, compromesso raggiunto tra il ministero dello Sviluppo economico e quello dell’Ambiente.

Gli incentivi del Quarto Conto Energia partiranno dal momento in cui i nuovi impianti fotovoltaici saranno allacciati alla rete elettrica, ma in caso di ritardi nella connessione sarà previsto un indennizzo ai proprietari degli impianti.

Uno degli aspetti principali del nuovo decreto riguarda le diverse riduzioni tariffarie che si succederanno nel corso del periodo di validità e che si sono rese necessarie in quanto il costo degli stessi pannelli fotovoltaici si è ormai ridotto rispetto agli anni scorsi. Nonostante i tagli in programma il livello delle tariffe resterà buono e garantirà sicuramente la convenienza degli investimenti negli impianti, siano essi residenziali o industriali.


TARIFFE
Sono entrate in vigore le nuove tariffe per gli impianti fotovoltaici che verranno collegati in rete dal 1° gennaio 2012. Gli incentivi subiscono una riduzione nel primo semestre e ne subiranno una ulteriore nel secondo semestre per adeguarsi ai costi dei materiali anch’essi ridottisi negli ultimi mesi.
A subire la riduzione tariffaria saranno tutte le tipologie d’impianto, da quelli residenziali a quelli di grandi dimensioni. Qui di seguito alcuni esempi.
Per gli impianti più piccoli su edificio, da 1 a 3 kWp, si passa da 0,298 €/kWh a 0,274 €/kWh, tariffa che si riduce ancora a 0,252 euro/kWh per gli impianti che entreranno in esercizio nel 2° semestre 2012.
Per i sistemi fotovoltaici con potenza compresa tra 20 e 200 kWp installati su tetto si passa da 0,253 €/kwh a 0,233 €/kWh e vi sarà una ulteriore riduzione a 0,214 euro/kWh nella seconda parte dell’anno.
Anche i grandi impianti fotovoltaici sono soggetti a una riduzione: i sistemi con potenza compresa tra 1000 e 5000 kWp, su tetto, passano da una tariffa pari a 0,212 €/kWh a 0,182 €/kWh per attestarsi a 0,164 euro/kWh nel secondo semestre, mentre quelli superiori ai 5000 kWp, sempre su tetto, vedranno una riduzione da 0,199 €/kWh a 0,171 €/kWh e ancora a 0,154 €/kWh dal 1 luglio 2012 a fine anno. .


CLASSI DI POTENZA Parallelamente sono state individuate anche sei classi di potenza (kWp) e per ognuna di esse è stata individuata la relativa tariffa:

- da 1 a 3 kWp,
- da 3 a 20 kWp,
- da 20 a 200 kWp,
- da 200 a 1.000 kWp,
- da 1.000 a 5.000 kWp,
- oltre 5.000 kWp .
Come per il decreto precedente anche la nuova edizione del Conto Energia garantirà una tariffa incentivante per i 20 anni successivi al collegamento dell’impianto stesso, sia esso di proprietà di persone fisiche, giuridiche, soggetti pubblici o condomini.


TIPOLOGIA D’IMPIANTI INCENTIVABILI
E’ stata confermata la semplificazione delle tipologie d’impianto che potranno godere degli incentivi in:

- impianti su edifici
- impianti a terra
abbandonando la precedente classificazione fatta in base all’integrazione architettonica del sistema.
A queste classi si aggiungono le tipologie di impianti:

- integrati con caratteristiche innovative
- e impianti a concentrazione.


PREMI
Per le tipologie di impianti integrati con caratteristiche innovative e impianti a concentrazione si prevede una decurtazione annuale delle tariffe del 2‰ anziché del 6‰ oltre a una remunerazione maggiore, che varia a seconda delle dimensioni, rispetto agli impianti tradizionali.
Inoltre particolari tipi di impianti sono beneficiari di ulteriori premi aggiuntivi come gli impianti "a scambio prevedibile" che godono di un aumento del 20‰ sulla tariffa di riferimento.
Si tratta di installazioni che effettuano, per almeno 300 giorni l’anno, uno scambio con la rete elettrica pubblica regolato su un orario preciso.
Ulteriori bonus del 5‰ sono previsti invece per impiantì realizzati su edifici che siano collocati presso aree industriali, commerciali, siti contaminati, cave esaurite o aree di pertinenza di discariche, sostituzione di eternit.

Ricordiamo che non si tratta di un finanziamento in conto capitale a fondo perduto necessario per la realizzazione degli impianti, bensì di un meccanismo di incentivi che remunerano l’elettricità prodotta dagli impianti per 20 anni.

Chiariamo subito un dubbio molto comune:
l’incentivo è proporzionale all’energia elettrica prodotta, cioè l’incentivo viene pagato su tutta l’energia prodotta dall’impianto che installiamo, non soltanto su quella in eccesso che riversiamo nella rete elettrica.

L’incentivo non viene pagato dall’ENEL, ma dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici nazionale: il pagamento è mensile, per 20 anni.
Facciamo un esempio di quanto mi paga all’anno il GSE per un impianto fino a 3kW.
La remunerazione è diversa dal Nord al Sud, perché lo stesso impianto da 3kW a Milano produce in un anno c.a. 3.500 kWh, mentre a Palermo, dove c’è più sole, puó produrre in un anno oltre 4.500 kWh.
Pertanto, riferendoci ad un impianto su edificio, il proprietario dell’impianto di Milano nel primo semestre 2012 riceverà dal GSE 3.500 x 0,274 = 959 € all’anno, mentre il proprietario dell’impianto di Palermo riceverà 4.500 x 0,274 = 1.233 € all’anno.

E la bolletta dell’energia elettrica?
Riprendendo l’esempio precedente, se il mio consumo annuo è di 3.500 kWattora (chiamati "scatti" sulla bolletta), e il mio impianto produce 3.500 kWattora all’anno, la bolletta si azzera. Questo meccanismo è definito "scambio sul posto", e si effettua con il GSE con un conteggio su base annua dei kWattora consumati e dei kWattora prodotti. Dal 2009 il GSE provvede a rimborsare direttamente il costo dell’energia elettrica pagato al proprio gestore. Se c’è un saldo positivo (cioè abbiamo prodotto più di quanto abbiamo consumato) il GSE non ci paga, ma mette a credito per l’anno successivo l’energia prodotta in più.

Quindi se installo sul tetto di casa un impianto fotovoltaico che produce 3.500 kWattora/anno, risparmio anche c.a. 600 € all’anno di bolletta elettrica.
L’incentivo del Conto Energia e il risparmio sulla bolletta elettrica si sommano, e in un anno guadagno a Milano 959 € dal Conto Energia e in più risparmio 600 €, e quindi, con un impianto da 3500 kwh/anno, ricavo 1.559 € all’anno. A Palermo, il mio ricavo è di 1.233 + 600 = 1.833 € all’anno.

Vediamo allora che cosa succede in 20 anni.
In 20 anni, il guadagno del Conto Energia + il risparmio sulla bolletta sono:
(959 € + 600 €) x 20 anni = 31.180 € a Milano
(1.233 € + 600 €) x 20 anni = 36.660 € a Palermo

Questo ragionamento semplificato non tiene conto dei prevedibili aumenti della bolletta elettrica del 5‰ l’anno.

Quanto costa l’ impianto che produce 3.500 kWattora all’anno?
Al Nord Italia per ottenere questa produttività ho bisogno di un impianto da 3 kW di potenza, e il costo è di c.a. 10.000 € IVA e installazione incluse. Come dire che con il Conto Energia ho più che triplicato il capitale investito, senza alcun rischio finanziario.
I nostri amici del Sud sono ancora più fortunati, perché hanno più Sole, e a loro basta un impianto da 2,34 kW per produrre la stessa energia Spenderanno c.a. 8.500 € IVA e installazione incluse, per loro il capitale salirà di oltre il 300‰.
Riguardo i costi di manutenzione impianto si considera un 1‰ annuo di decadimento delle prestazioni dei moduli e dopo 10 anni bisogna sostituire l’inverter.

Il fatto che simili rendimenti siano garantiti per 20 anni rendono l’investimento nel fotovoltaico il migliore investimento disponibile sul mercato, sia in termini di convenienza che di sicurezza.

Deducibilità 55 ‰ IRPEF per 5/10 anni
La deducibilità IRPEF del 55‰ sugli impianti solari fotovoltaici non è prevista con il nuovo Conto Energia. E’ prevista invece per gli impianti solari termici che producono acqua calda.

Come accedere alle tariffe incentivanti?
Con il nuovo decreto la burocrazia è ora molto semplificata: non ci sono più graduatorie, ed è pertanto sufficiente presentare un progetto preliminare, ed installare l’impianto fotovoltaico. Ad impianto installato e collaudato, si presenta il progetto definitivo e si richiede l’attivazione delle tariffe incentivanti.

Come posso avere la certezza di avere l’incentivo se installo un impianto?
Per ogni categoria è stato definito un limite di potenza incentivabile:

- 3.000 MW per gli impianti fotovoltaici;
- 300 MW per gli impianti fotovoltaici integrati architettonicamente con caratteristiche innovative;
- 200 MW per gli impianti fotovoltaici a concentrazione.

Superati in Italia i 2.000 MW di potenza fotovoltaica installata su tutto il territorio nazionale con il sostegno degli incentivi in Conto Energia gestiti dal GSE.
A oggi, con il Quarto Conto Energia, partito lo scorso giugno, sono entrati in esercizio 26.134 impianti per una potenza di 1.700 MW.

La Puglia, con circa 1.685 MW per 17.812 impianti in esercizio, mantiene il primato della Regione con maggiore potenza installata, mentre la Lombardia resta in testa alla classifica delle Regioni con maggior numero di impianti in esercizio (38.810 per 993 MW), seguita dal Veneto, con 36.066 impianti per 894 MW.

In caso di esaurimento della disponibilità di potenza incentivabile è previsto un periodo di moratoria di 14 mesi (24 mesi per i soggetti pubblici) dalla data di raggiungimento del limite, comunicato dal GSE sul proprio sito internet.
Per conoscere dettagli e informazioni su potenza, numerosità e ubicazione geografica degli impianti, si rimanda all’applicazione ATLASOLE, che riporta i dati aggiornati mensilmente: